Ingredienti per 4 persone
4 Filetti di Salmone fresco, pescato (che ve lo dico a fare?) ca. 300 g. l’uno
Yogurt greco 150 g.
Zafferano 1/2 bustina
Salsa di soja 1 cucchiaio
Lime 1 (succo)
Aglio 1 spicchio
Prezzemolo 1 mazzetto (piccolo)
Sale q.b.
Pepe q.b.
Vino Bianco q.b.
Olio EVO di quello buono q.b.
Preparazione
As usual, si parte da lontano. Cioè, da quando un paio di colleghi e amici mi hanno domandato di sviluppare ricette fattibili in breve tempo, con figli appesi ai vestiti in modalità “simpatica scimmietta del Borneo” e con possibilità di utilizzo ingredienti bizzarri un pò ridotta.
Quindi, “scervell scervell” (lo sapete che senza forme onomatopeiche non vivo proprio), ecco una cosa davvero super super super facile da fare.
Si comincia minacciando di morte il proprio pescivendolo se non si dichiara più che disponibile a sfilettare qualche pezzo di salmone fresco, pescato che quello allevato mangia pupù tutto il giorno. Sfilettare un salmone, per un pescivendolo, è una belinata apocalittica: con il coltellissimo di cui un professionista del settore dispone, lo tagli per bene, da una parte e dall’altra, poi con le dita (CON LE DITA, dico io, sarà semplice?), si estirpano le grandi lische. La mia pescivendola ha risolto questo task in sette secondi, netti, parlando con me. Fatelo presente.
Una volti a casa, soddisfatti dell’acquisto, prima di iniziare a cuocere, preparate la salsa.
Preparate il succo di un lime, tritate uno spicchietto di aglio e un mazzettino di prezzemolo, tenetevi a tiro il contenuto di mezza bustina di zafferano. Ora, versate tutta questa bella roba direttamente nel contenitore dello yogurt greco, aggiungete il sale e il pepe assaggiando e, quando siete soddisfatti, beh, la salsa è pronta.
Ora, sollazzatevi con una padella bella calda, un giro d’olio buono (non mettetelo mentre riscaldate la padella che si brucia), e via con i pezzi di salmone dalla parte della pelle, a fuoco moderato, non altissimo se no vi vengono le braccia come quelle di Deadpool (nda, uno dei migliori film Marvel DI SEMPRE). Mi raccomando che sia una pentola di “pietra” o un’antiaderente, per evitare che la pelle si attacchi drasticamente al fondo.
Vedrete che il pesciolino dalla vivace carne arancione inizierà a virare al rosa, da subito sopra la pelle, fino alla parte più alta rivolta verso di voi. Al raggiungimento di un cm di cambio di colorazione, sfumate il tutto con un bicchiere circa di vino bianco secco e aggiungete un cucchiaio abbondante di salsa di soja. Aiutandovi con un cucchiaio, raccogliete il liquido e cospargetene bene il pesce (nappando). Fuoco moderato, non eccedete. Se vi pare che il pesce sia ancora da finire di cuocere e latiti il liquido, dategli da bere un altro goccino di vino e soja, non sarà triste per questo.
Con i filetti quasi a cottura, senza girare, effettuate il rovesciamento del pesce (a due minuti dalla fine). Poco prima di spegnere, rivoltate nuovamente appoggiando i filetti alla padella sul lato della pelle, nappate con quel che resta del liquido di cottura.
Impiattate, aggiungendo una macinatina di sale e pepe sulla superficie del pesciolino, e tenendo a breve distanza, se non addirittura nel piatto (vedasi foto!!), un buon quantitativo di salsa.
NOTA A MARGINE: se vi avanza della salsina, provate a spalmarla su una fetta di pane di segale o di farro. La fine del mondo.
Volendo, è una figata totale se sulla medesima fetta ci scaraventate anche qualche pezzo del salmone di cui sopra…quindi, potete tirare fuori un panino gourmet da una ricetta fatta in un quarto d’ora…mica cotica.
Fate sapere Golosastri!