catalana di pescatrice

Catalana di Pescatrice. L’estate prima dell’estate.

catalana di pescatrice
catalana di pescatrice

Ingredienti per 2 belle ciotole

Rana Pescatrice (o Coda di Rospo) 2 fette spesse
Pomodori Tondi 2
Cetriolo 1
Cipollotto (meglio se di Tropea che è dolce da paura) 1
Basilico 4 foglie

Succo di mezzo lime (e nemmeno tutto, proprio qualche goccia)

Olio q.b.

Pepe q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Rieccomi gente!! Torno ma sono gambalesta, non ho modo di raccontarvi ricette arzigogolate come si faceva ogni tanto sul blog più vetriolesco del webbe. Già, perchè ormai oscillo tra Polpettoni alla Ligure, Lasagne al Pesto, Polpi e Patate e altre gustose ricette della tradizione nella cucina di Gastronomia Spariglio [date un’occhiata qui]…e le poche ore che restano le spendo con La Moglie e Il Mostrillo.

Però, l’altra sera il sole che si rifletteva sui bicchieri posati pigri sul tavolo dal pranzo di qualche ora prima, ci è venuta voglia di qualcosa di fresco, che chiamasse l’estate a gran voce, in questo anno così strano (per me, con la nuova vita lavorativa) e difficile (per tutti, con sto ca#*o di virus). Avevamo comprato della bellissima Rana Pescatrice, un po’ di verdura a un banchetto di un’azienda agricola (serissimi, Calcagno sopra Celle Ligure!!)…e l’idea è venuta da sè.

catalana di pescatrice
catalana di pescatrice

Si comincia con un pentolino con un po’ d’acqua appena sapida; appena bolle, ci scaraventate la pescatrice e contate dieci minuti. Nel mentre, lavate bene e mondate pomodori, cetriolo e il cipollotto…spezzettate con le mani il basilico e condite tutto con un bel giro d’olio, sale e pepe. Aggiungete il succo di mezzo lime, senza usarlo nemmeno tutto, deve giusto dare un lievissimo sentore esotico.

Trascorsi i dieci minuti, scolate la pescatrice, attendete che sia maneggiabile senza invocazioni di divinità egizie e poi liberate da pellicine e “osso” centrale la polpa di uno dei pesci più spettacolari del nostro mare.

Mettete assieme il pesce all’intingolo verduroso e servite con il pescetto ancora appena appena tiepido.

E potremmo finirla così, se non fosse che ci si può sbizzarrire con qualche variante da sballo, che vi elenco qui sotto:

  • aggiungete nell’acqua dove farete bollire la Rana Pescatrice dei grani di pepe rosa o dell’alloro, o, per un sapore ancora più particolare, dei semi di cardamomo appena schiacciati sotto la lama di un coltello grande;
  • aggiungete all’intingolo verduroso una grattugiata di zucchine piccole, freschissime;
  • non usate olio né succo ma condite con una leggera maionese emulsionata con lime e pepe macinato fresco.

Ognuna delle preparazioni sopra elencate, rende il piatto una sorta di libidine leggera, una di quelle da concedersi senza esitazioni, nè sensi di colpa…solo che, ahivoi (per il costo smodato della Pescatrice, il più delle volte), creano tutte dipendenza.

Ci provate? Aspetto vostre con grande curiosità!

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