Villa Crespi

Villa Crespi. Luogo da favola e cucina indimenticabile made in Cannavacciuolo.

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Lo sapete tutti, ormai, o lo scoprirete ora se seguite il blog da meno tempo: per il Vetriol-compleanno si va a mangiare in uno stellato Michelin. Possibilmente molto stellato, o perlomeno ben posizionato nelle graduatorie che segretamente e in maniera quasi massonica noi foodblogger ci passiamo sottobanco.

Quest’anno, con un giorno d’anticipo rispetto alla data ufficiale (21 Settembre, segnatevela che poi voglio gli auguri al Vetriolo eh!), io e La Moglie siamo balzati (in realtà è stato un lungo viaggio by car) nel meraviglioso contesto di Villa Crespi. Si, proprio il luogo incantevole gestito da quel gigante dalle mani d’oro che è Antonino Cannavacciuolo.

Villa Crespi, per sintetizzare estremamente le nostre impressioni è uno spettacolo dentro, fuori e pure a tavola:

Villa Crespi
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Villa Crespi

Dal tavolo vuoto, con i soli bicchieri e tovaglioli elegantemente appoggiati ad una tovaglia perfettamente stirata, si fa presto a veder arrivare le prime leccornie, una volta selezionato il percorso gustativo: nota di MERITO, a Villa Crespi non è obbligatorio scegliere lo stesso menù degustazione da parte di tutti i commensali di un tavolo. Loro lasciano la possibilità di scegliere come più piaccia: noi comunque abbiamo preso lo stesso ITINERARIO DAL SUD AL NORD ITALIA (190 € a testa).

Come molti sapranno, io e La Moglie non siamo grandi bevitori, soprattutto negli stellati: per non perdere dettagli dei piatti, che sono per me soprattutto il vero fulcro dello spettacolo in atto, tendiamo a prendere un calice (tipicamente di bollicine). In questo caso, ci siamo concessi un bel vinello su cui Antonino mette la sua firma: CONTRATTO PIEMONTE DOC SPUMANTE MILLESIMATO EXTRA BRUT 2013, veramente apprezzabile.

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Si parte poi con la splendida sequenza di piattini di preparazione al pranzo: si spaziava dal Macaron al Foie Gras alla Bavarese di Peperoni, passando per Cannoli, Friselle, Cialde, San Daniele e ogni ben di Dio che venga in mente (si capisce che non ricordo perfettamente i nomi e i contenuti di queste piccole coccole, vero?), tutto SUPER.

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Si parte, prima con l’assaggio di pane, cialde e grissini, tra i quali fa capolino insistentemente un burro salato da rovesciare gli occhi (La Moglie si è quasi risentita quando, più avanti, lo hanno portato via). E poi con l’arrivo di un’Acciuga Marinata, Crema di Limone, Pan Brioche tostato e una Sfera di Mozzarella di Bufala ATOMICA (si notino anche da qui in avanti le bellissime stoviglie di Villa Crespi).

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A seguire, una cannonata nel mio cuore pieno di trigliceridi e laido colesterolo, una delle cose più buone del percorso. Si parla degli Scampi alla Pizzaiola, uno dei piatti feticcio dello Chef, eseguito magistralmente e veramente, ma veramente, eccezionale al palato. Un gel morbido di pomodoro, condito da una maionese di Polpo e Olive essiccate, affianca degli scampi crudi di una qualità celestiale. Risultato pazzesco.

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Primo piatto, ossia LA PASTA: la aspettavo, ci speravo, ed è arrivata la famosa Linguina di Gragnano condita con Salsa di Pane di Segale e Calameretti Spillo. La conoscevo prima, ne ho letto in diverse circostanze e…è semplicemente STREPITOSA. La salsa di pane, a livello di nomenclatura apparente una cosa semplice, è una genialata saporitissima.

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La Moglie ha espresso il suo parere sul piatto seguente, adducendo che fosse una delle cose più buone mai mangiate, forse la più buona di sempre: Triglia, Melanzana e Provola Affumicata. Una triglia di scoglio maneggiata sapientemente, un bocconcino di melanzana e pomodoro, una “panatura” di basilico che profumava l’ambiente in maniera eterea e una colatura di provola affumicata a condire e impreziosire il piatto, davvero TOP.

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Come accennavo, il burro salato è sparito, nel frattempo, per lasciare il posto ad un ottima sfoglia al burro, da usare in vece del pane:

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Come in quasi tutti i miei appuntamenti stellati, uno dei motivi della scelta di un menù degustazione piuttosto che un altro è la presenza del Piccione. Io, semplicemente, lo amo. Ho avuto la botta di fortuna che in questo menù, oltre ad altre cose che puntavo, ci fosse anche lui, sua Maestà dei Volatili. Petto, Coscia, Foie Gras e un patè di fegatini (che normalmente odio ma che, in tutti gli stellati, provo a prendere per vedere se riescono a farmelo apprezzare…qui si!) e cioccolato, salsa al Vino Rosso, BADABUM. Uno dei più buoni, forse il migliore, piccioni mai mangiati.

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Virata verso il dolce, passando per un predessert giocoso: Sorbetto alla Pesca Rossa da un lato, un’evocazione delle liquirizie inglesi dall’altro, con annesso ritorno a trent’anni abbondanti fa per me, Mousse di Liquirizia, Gelatina di Lampone.

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E dolce vero e proprio, il dessert: Finto Cocco di Cioccolato e Gelato al Cocco, Semifreddo di Arachidi Salate, Brodo di Ananas Grigliato. Gusto molto esotico, io non sono un grande amante dei dolci gelatosi, ma decisamente ben eseguito e altrettanto ben equilibrato.

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Piccolo fuori tema a seguire, con lo Staff informato del mio compleanno e conseguente Tartelletta al Cioccolato, Crema di Limoni e Meringa all’Italiana con tanto di candelina celebrativa (io sono più da dolci di questo tipo, quindi ho gradito assai!). Bravi, grazie di cuore, siete stati davvero carini e gentili!!!!! Brava La Moglie! ❤

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Con il dolce e con la piccola pasticceria che ha chiuso il nostro pranzo pantagruelico, goloso, godone, ci siamo bevuti di gran gusto due calici di un Porto pazzesco:

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Petit patisserie classica, ma con spunti davvero notevoli (il cremino era atomico) e con un tocco di Napoletanità dato da due Code di Aragosta farcite con la Panna Montata fresca più buona di sempre e due Babà al Rhum davvero validi.

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Fine del gioco, una favola vissuta per davvero in una location che è dura da descrivere per la maestosità e la bellezza dei decori, un pranzo magistrale e un servizio asciutto quando necessario ma molto cordiale e simpatico non appena possibile. Abbiamo anche visitato la cucina e varrebbe sempre la pena vedere cosa sta dietro ad un costrutto bellissimo come quello che è Villa Crespi.

Bravo Antonino.

Per i più attenti, la spesa è stata di 459 € e vi posso garantire che li ritengo ottimamente investiti.

Ciao, me ne vado un po’ ad osservare il lago che, da queste parti, è bellissimo.

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Villa Crespi
Via Giuseppe Fava, 18
Orta San Giulio (NO)
Tel. 0322 911902

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