
Si sa, i nonni sono sempre contenti di godersi un po’ i nipotini. La grande famiglia Vetriolo è sparsa in modo da non essere così semplice far incontrare Il Mostrillo ai suoi amati nonni. Ogni tanto, però, io e La Moglie riusciamo nell’impresa sopraffina di goderci uno o due giorni da coppietta. E cosa vuoi fare in quei casi, se non bere e mangiare in posti dove sia giusto avere tempi un pochino più dilatati di quelli che consente un bimbo? Certo, si potrebbe mettere in cantiere il secondo figlio, direte voi. Ma se mai fosse, viste le premesse logistiche del famigliame vetriolesco, sarebbe solo per via di una ciucca epocale.
E allora, mano nella mano, ce ne andiamo in un bel locale che puntavamo da qualche tempo a Savona.
Retrobottega ricorda uno di quei locali di facciate dell’epoca proibizionista americana, dove passavi nel retro per bere solo se conoscevi la parola d’ordine. Qui basta un “buonasera”, ma effettivamente si supera un piccolo emporio di prodotti che vengono usati nel locale e ci si ritrova in un angolo vintage della città dei Papi. C’è anche un armadio da cui si accede alla cucina, sembra Narnia.
Ma quel che si impone, oltre alla grande preparazione e originalità dei proprietari, è IL BERE. Sua maestà IL BERE, direi.
La proposta di cocktail è molto ben assortita e offre anche spunti interessanti. Si passa dal “Margarita” al “Un fa’ la fava, pigliami!” con grande agilità, con riflessioni settimanali come “Ho bruciato il tè“, scelto peraltro da La Moglie. Affumicato, quasi a ricordare una torbatura, mezcal, miele e lime, tutti assieme in un equilibrio eccezionale.
Io, meno coraggioso, ho saggiato il campo dei cocktail stabilmente in carta, optando per un “Last Word”, a base di Beefeater London Dry Gin (mio feticcio, ormai). Superlativo.

Se non si aggiungono proposte dalla cucina, i cocktail sono accompagnati da ottima focaccia, resa crostino goloso, e da tre salse a base di carote, ceci, pomodori secchi (e noci..questa qui per me TOTALE).
Nemmeno da dire, noi abbiamo aggiunto dalla cucina. E ci siamo scofanati un bel tagliere “a nostro rischio e pericolo”. In pratica, la somma dei possibili stuzzichini invitanti, con ancora qualche pezzetto di focaccia: Formaggetta e Salame, Crostini di Baccalà e Patè di Olive (appena un pizzico troppo, comunque TOP), Panissette, Crocchette di Spinaci e Patate (buonissime), Polpette al Sugo (bravi, per me le polpette ci stanno SEMPRE), Frittura di Calamari. Su quest’ultima, l’unica critica derivante dalla mia noiosità sul fritto, di cui sono cultore assoluto: era appena più unta di quel che sia giusto.

Chiaccherando con Francesco, gentile e, si percepisce, grande conoscitore della materia alcolica, ci siamo anche lanciati in discorsi su Amari (già il fatto che abbiate il Jefferson, per me, è un punto di forza) ed è stato davvero un piacere.
Bravi. Torneremo.
Retrobottega
Via Untoria, 32r
Savona (SV)
Telefono: 349 718 1402
Un pensiero su “Retrobottega a Savona. Bere bene e originale.”