
Ingredienti per 2 persone
Petto d’Anatra 400 g.
Tagliolini di Borragine 300 g.
Miele 1 cucchiaio da minestra
Succo di 3 Mandarini
Timo 2 rametti
Acqua 2 l.
Alga Kombu 1 quadrato da 10 cm di lato
Katsuobushi 5 g.
Rhum scuro 3 cucchiai
Burro 1 noce
Sale q.b.
Pepe q.b.
Preparazione
Avevo voglia di Ramen ma, ahimè, non avendo la dispensa illimitata, sogno di ogni cultore del cibo, ho dovuto inventarmi una soluzione per sopravvenire la mancanza di pasta adeguata.
Fortunatamente, vivo in Italia, in Liguria per essere precisi, e da noi ci sono poche cose su cui i Giapponesi non ce lo possono zampettare: una di queste è la pasta. Quindi, ho iniziato a guardare con sguardo languido i tagliolini di borragine che avevo in frigo e ho pensato di dargli nuova dignità.
Poco più in là, un bel petto d’anatra serio serio mi guardava con sospetto, presupponendo la fine vicina. L’ho guardato con sguardo rassicurante, lui ha capito che sarebbe stata una fine gloriosa.
Si parte proprio con l’anatra. La pulite da eventuali rimasugli di piume sulla pelle, eliminate le parti di grasso in eccesso.
A lato, spremete tre mandarini in una ciotola e aggiungete un bel cucchiaio di miele, mescolando per farlo sciogliere adeguatamente, salate e pepate il giusto, “spiumate” due rametti di timo nel composto.
Le prime due o tre cucchiaiate di questa mistura degli dei andranno proprio sul petto a crudo, massaggiatelo voluttuosamente.
Poi, padella ben calda e appoggiate il petto dalla parte della pelle, lasciando cuocere a fuoco vivace per cinque minuti. Occhio perchè il grasso, sfrigolando sfrigolando, sfrrr sfrrr, schizzerà un po’ ovunque. La Moglie si è arrabbiata un po’ e solo l’assaggio del piatto l’ha calmata, io ho qualche livido ma sono salvo. Il Mostrillo, vi premetto, ha assaggiato TUTTO. As usual.
Mentre l’anatra sfrigolazza, preparate il brodo. Acqua fredda nella pentola, alga kombu ammollo, e via sul fuoco. Appena bolle, spegnete e aggiungete il Katsuobushi a manate. Contate dieci minuti e filtrate tutto, eliminando alga e tonnetto essiccato. Salate come vi garba (o aggiungete un cucchiaio di salsa di soja, già che puntiamo l’oriente).
Durante i dieci minuti di attesa per il brodo, trasferite l’anatra in una teglia e mettete il tutto in forno preriscaldato a 200 °C per 30 minuti. Mettete il timer, che la cenere d’anatra non è buona.
Anche in questo caso, l’attesa non sarà vana: deglassate la pentola dove avete cotto il petto sulla pelle, con il rhum. Aggiungete la mistura di miele, mandarino e timo avanzata e fate restringere. Quando sarà alla consistenza giusta (una bella salsa scura), spegnete il fuoco, aggiungete una noce di burro e vedrete la magia della “lucidatura“.
Filtrate la salsa per non avere i pezzettini di timo nei denti.
Portate a bollore il brodo e cuocete per un minuto e mezzo i tagliolini di borragine. Trasferiteli in una ciotola capiente assieme al brodo.
Tagliate l’anatra (che sarà rosa all’interno ma non sanguinolenta) a fette abbastanza spesse. Passatele nella salsa ristretta e aggiungetele nella tazza.
Godete seriamente.
Nota a margine: vi sarà avanzata dell’anatra e della salsa. Mangiatela come secondo, non ve ne pentirete. La salsa è una libidine del palato.
