Riccardi Il Cioccolato, a Cherasco. Un viaggio tra l’Equatore e il Piemonte.

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Fate come me: immaginate di partire, almeno con la fantasia, per un viaggio lungo la linea dell’affascinante parallelo Equatoriale.

Pensate a quanti posti incredibili incontrereste e a quante culture e colture interessanti potreste conoscere.

Ora, prendete la vostra macchina insieme a un gruppo di amici o famigliari, in modo da riempire la vettura (non sia mai che io vi consigli di viaggiare da soli, mi raccomando!!). Selezionate Cherasco come destinazione e, una volta li, parlate con la gente, chiedete dove sia il meraviglioso mondo cioccolatoso di Riccardi.

Se vi sembra che il parallelismo (mi si perdoni lo squallido gioco di parole) non regga, provate a seguire le indicazioni delle persone che incontrerete e…entrerete in un giardino tropicale, immerso nei palazzotti storici del bel borgo che domina la confluenza di Tanaro e Stura. Si, proprio un giardino tropicale. Incredibile.

Poco oltre, c’è la porta del Paradiso (tropicale), l’accesso alla bottega dove il sig. Riccardi in persona offre la possibilità di assaggiare e acquistare le sue creazioni di cioccolato.

Ok, ora vi do qualche dettaglio, giusto per farvi venire l’acquolina.

Ho acquistato, assieme a La Moglie, nel nostro Sabato di divagazioni di qualche tempo fa (quello che ci portò a mangiare da Pane e Vino, recensita qui), un sacchettino di “pralone” (cioè, praline ripiene ma, come dire, piuttosto consistenti, grandi) dal buon Riccardi. Le ho lentamente assaggiate tutte, ed erano solo un piccolo estratto della meravigliosa e vasta produzione del mastro cioccolatiere.

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Non riesco a ricordare assolutamente le combinazioni di interno/esterno con le varietà di cioccolato usate, sono troppe, ma si viaggia da Sao Tome, al Ghana, fino al Brasile, dal Madagascar a Java, roba seria.

Invece ho potuto definire quelle che ho preferito come abbinamenti tra decoro esterno e ripieno: Pepe e Fava di Cacao su tutte, magnifica, piena, rotonda e con la speziatura del pepe e dare una marcia in più. Poi, tra gli Agrumi, il Bergamotto, per quanto super importante come persistenza e forza del sapore e, quindi, da mangiare in singola istanza, è troppo figo per non essere lodato. Ancora, tra le combo, Noce e Fico secco, piuttosto che Albicocca e Camomilla.

L’unica soluzione artistica che non mi ha convinto è quella, tra i “digestivi” (anche questi da mangiare da soli, alla fine di un pasto, per lasciare che la durata del sapore del liquore resti a lungo incontaminata in bocca), che accoppiava il liquore di Genziana con il Pomodoro Secco. Il sapore è splendido, come per tutte le altre, ma la consistenza del pomodoro è decisamente troppo secca: mio personalissimo parere, al posto di una fettina di pomodoro secco “classico”, cioè grandino, un datterino essiccato al sole alla maniera siciliana renderebbe maggiore merito ad una combinazione che può spiccare il volo tra le superlative.

La smetto qui, anche perchè ho riempito di bavazza la tastiera del pc ed è il caso che io vada a fare un piccolo ripasso (per ogni pralina, ne ho comprate due…quindi ho ancora un giro di giostra, tanto La Moglie non si arrabbia…hihihihihi).

Voi, invece, lavorate di fantasia, ma poi partite eh!!!

Riccardi Il Cioccolato

Via Guglielmo Marconi 2412062, Cherasco, Italia
Telefono: +39 0172 488536

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