Doppietta di Bosina, Tradizione vs. Gourmet. Chi vince?

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Ingredienti per 4 persone (entrambe le ricette)

Bosina dell’Alta Langa 300 g.
Gnocchi di patate 600 g.
Mazzancolle fresche del Mediterraneo 20
Nocciole tostate e tritate 4 cucchiaini
Latte Intero 1 bicchiere
Anguria 80 g.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Limone q.b.
Paprika dolce q.b.

Preparazione

Succede che nelle serate domenicali dei mesi estivi, spesso, ma soprattutto volentieri, si allunghi la permanenza nello stabilimento balneare dove mi reco con La Moglie e Il Mostrillo, assieme a tutti gli amici, per una sequenza di “aperitivi rinforzati”.

Non entro nel merito dei fatti gozzovigliosi che accadono in questi appuntamenti per ghiottoni da sabbia, ma sta di fatto che un carissimo amico e sua moglie (grazie Ale e Mara) mi ha fatto scoprire la Bosina dell’Alta Langa.

E già così, consumata a tocchetti, spaparanzati sui lettini dello stabilimento balneare, viene fuori che è tantissima roba. Una formaggetta che ricorda, nella forma, il brie, con la sua bella buccia edibile, appena muffinosa, ma con una dolcezza tutta sua, profumi appena erbacei (giusto un ricordo di fieno), una pasta molle a base di latti misti di mucca e pecora da URLO.

Poi, in un altro momento di vita da spiaggia, parlando con altri due amici, ghiottonastri pure loro (grazie Sabri e Mauro), viene fuori qualche bella idea su cui lavorare per migrare le caratteristiche del suddetto BEN DI DIO in piatti da gustare.

E così, eccovi sta doppietta. Volendo, si può fare tutto in una sera, io ve le propongo come se doveste fare la “SERATA BOSINA” a casa vostra, così ottimizziamo tempo, sbattimento e risorse.

Via subito, iniziamo a mettere su l’acqua per gli gnocchi su un fuoco e ci catapultiamo a pulire le mazzancolle poco a lato.
Rimuoviamo testa e carapace (NON BUTTATELIIIIIIIII vi prego, eliminate gli occhi, congelate tutto e teneteli per fare una maionese di carapaci o un sughetto marino da urlo…avete qualche ricetta qui nel blog che vi potrebbe essere utile!). Buttiamo via, questo si, lo stomachino, usando uno stuzzicadenti e usiamo il medesimo per mantenere dritte le mazzancolle che andremo a scottare in padella. Passando lo stuzzicadenti da parte a parte, manterremo, infatti, belli tirati questi splendidi crostacei!

Poi, mettiamo un attimo da parte i gamberi bagnandoli con un filo d’olio e aggiungendo un pizzico di paprika dolce per insaporirli, e ci mettiamo a preparare la fonduta di Bosina.

Bosina a pezzetti, un bicchiere di latte, sale e pepe quanto basta, fondere tutto a fuoco lento…per i più raffinati, poi, si va a filtrare per eliminare i pezzetti di buccia che non si saranno sciolti del tutto (questo viene benissimo per il piatto gourmet, mentre per gli gnocchi potete allegramente sbattervene le ballette, che un po’ di buccetta non ha mai ammazzato nessuno). Non fate restringere eccessivamente la fonduta, ci serve un po’ liquida (e va bene per entrambi i piatti così).

Su un taglierino, preparate dei cubetti di anguria da mezzo centimetro di lato e poi metteteli in una ciotolina con un goccino di acqua e una spruzzatina di limone, per acidificare leggermente.

Ora cuociamo i gamberi in padella a fuoco basso per pochissimi minuti, tempo che cambino colore e che siano cotti internamente il giusto, appena il giusto (mi raccomando), non devono diventare gommosi o è un delitto.

Servite questa prima portata, un bell’antipasto, disponendo i gamberi sul fondo del piatto, aggiungendo qualche cubotto di anguria e alla fine, magari proprio a tavola di fronte ai vostri commensali scaraventando nel piatto un bel goccio di fonduta (liquidina) di Bosina.

Risultato:

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Mentre avete ancora nelle fauci le note laide del formaggio, il dolce delle mazzancolle e la freschezza acida dell’anguria, andate a cuocere gli gnocchi, che poi i vostri commensali si arrabbiano che hanno fame.

Ci vuole qualche minuto e siamo già pronti, così riportate l’ordine a tavola, ma prima dovete impiattare!

Una bella porzione di gnocchi conditi con la fonduta di Bosina, una bella aggiunta di nocciole tostate e tritate e avete fatto un piatto piuttosto tradizionale, super goloso, in un lampo lampante (cit.). Per i più laidi e golosastri, una puntina (lo dico contro la mia natura, ma…non esagerate!!) di Parmigiano grattugiato non guasta.

Risultato, anche qui, garantito:

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Ora, vi siete fatti una cena TOP, me lo lasciate un commento? Io ci conto eh, bella gente di stampo vetriolesco!!!

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