Ingredienti per 4 persone
Cous Cous 250 g.
Acqua q.b.
Brodo vegetale q.b.
Mazzancolle 400 g.
Salmone Affumicato 100 g.
Bergamotto un pochino di buccia grattugiata
Rape di Caprauna in agrodolce (prodotte dalla marmellateria OMERO, di Ormea, CN)
Olio EVO di quello buono q.b.
Paprika dolce q.b.
Salsa di Soia q.b.
Pepe q.b.
Origano q.b.
Preparazione
Come ormai tradizione, una doverosa premessa: ho stipulato un accordo tra “gentiluomini” (le virgolette servono solo per me, che di gentile ho proprio poco) di collaborazione reciproca con la Marmellateria Omero posta nella ridente Alta Val Tanaro e, precisamente, a Ormea.
In buona sostanza, io gozzoviglio con le loro leccornie, cercando di usarle in ricette originali e pubblicando il risultato delle mie elucubrazioni mentali sui social, dando loro un pochino di visibilità: sono super bravi e seri, se lo meritano in toto.
Essendo un curioso (aka: scimmia) per natura, ho deciso di concentrarmi per ora sui loro prodotti più intriganti. In particolare, io amo le Rape di Caprauna. Credo che siano pure un bel presidiazzo Slow Food, quindi posso anche tirarmela da gastrofighetto. In realtà, le ho sempre ingurgitate a quattro ganasce insieme a della bella salsiccia (anticipazione: presto ci sarà un’altra ricetta su questa falsariga), ma ora serve qualcosa di intrigante per usare le loro rape in agrodolce (sono saporite, dolcine, combinate con l’uvetta sultanina e altri aromi, davvero una roba elaborata al palato).
Quindi, elucubr elucubr (solita forma onomatopeica per descrivere la mia intensa riflessione) ed ecco li che tra me e La Moglie viene fuori un’idea golosastra: perchè non fare un cous cous?
Per cui, iniziamo pulendo le mazzancolle, via carapaci e teste (ormai lo avete imparato tutti: NON BUTTATELE!!! si usano per fare un sughetto per una pastasciutta spa-zia-le…vedete un po’ qui) e usiamo solo la polpa.
Un bel giro d’olio buono in padella, un cucchiaino di paprika dolce biologica da far riscaldare per avere tutti gli olii essenziali a disposizione e poi giù le mazzancolle. Fatele dorare da un lato e appena scaldare dall’altro, per non avere una consistenza gommosa. Devono restare goduriosamente morbide. Aggiustate di sale e pepe e tenete da parte.
Tagliate il salmone affumicato a dadini e tenete anche questo da un lato.
Fate rinvenire il cous cous usando acqua e brodo vegetale, entrambi caldi, in parti uguali (vedete voi la quantità!) per 5 minuti. Sgranatelo usando un po’ di olio buono e di salsa di soia (25-30 ml circa per la quantità di cous cous indicata sopra). Regolate di sale e pepe…e assaggiate fino a che non sarete soddisfatti a dovere, golosastri.
Poi aggiungete le mazzancolle con il loro condimento, il salmone e grattugiate nel recipiente un pochino di buccia bergamotto (due belle proveniente da coltura biologica (mi raccomando, questo per usare la buccia a crudo è fondamentale). Pure una presina di origano gli fa bene assai!!!
A questo punto impiattate e mettete direttamente sopra ogni porzione un cucchiaio a testa di rape in agrodolce. La loro complessità di sapore legherà meravigliosamente con la grassezza del salmone, riprendendo un po’ della dolcezza delle mazzancolle, e sarà contrastata, in modo corretto, dalla buccia del bergamotto (anche questo agrume vi stupirà, a me ricorda vagamente la lavanda, è veramente originalissimo come sapore).
Poi spalancate le fauci e fatevi male. E mi fate sapere.