
Ingredienti per 2 persone
Alga Kombu 3 pezzi da 10 cm l’uno
Katsubuoshi 30 g.
Acqua 1.5 l
Salsa di Soja 3 cucchiai
Uovo 1
Prezzemolo fresco q.b.
Lonza di maiale 400 g.
Udon 2 porzioni
Preparazione
Poco da dire, ci sballo violentemente con il mangiare giapponese. Ma non solo sushi e sashimi, per i quali, ad ogni modo, sbavo come un alpaca. No, amo anche i piatti un po’ più aderenti alla tradizione giapponese. Tra questi, tutto ciò che si può immergere nel brodo dashi mi da gusto, mi fa proprio piacere.
E allora cominciamo dal mettere sottovuoto in busta goffrata adatta alla cottura un bel pezzo di lonza di maiale pulito da buona parte del grasso, con un filo d’olio e qualche erbetta.
Poi lo mettiamo a cuocere a bassa temperatura, con i seguenti parametri: 66°C per un’ora.
Mentre il maialazzo cuoce, ci prepariamo il brodo. Occorre mettere i pezzi di alga Kombu a bagno in acqua fredda per dieci minuti. Poi, quando sarà gonfiata come un canotto, accendiamo sotto il fuoco spegnendo il tutto poco prima dell’ebollizione.
Ora occhio perchè si rischia di compromettere la ricetta, il risultato in tavola, i rapporti tra Italia e Giappone e c’è pure il rischio di un attacco preventivo da parte di Mazinga Z.
Infatti, bisogna aggiungere al brodo per 10 secondi (10 SECONDI!!!!) le scaglie di Katsubuoshi. Subito dopo i 10 secondi, il brodo va filtrato un paio di volte e addizionato con la salsa di soja.
Quando è il momento di mangiare, occorre fare un paio di cose propedeutiche al piatto.
In primis, si fa l’ovetto sodo. Così poi lo si raffredda e pulisce a dovere, e lo si taglia a metà, in modo da averne una metà per persona.
Poi si rifinisce, dopo averlo asciugato, il maiale in padella, in modo da far avvenire la reazione di Maillard: si, la “sigillatura” è una vaccata apocalittica, quel che avviene è questa lussuriosa reazione che altro non è che la caramellizzazione degli zuccheri sulla superficie del pezzo di carne. Fa godere perchè la particina rosolata è strabuona. Una volta rifinito, lo si lascia raffreddare un attimo sollevato su una griglietta, poi lo si taglia a fette spesse, da aggiungere in ciotola. Vi stupirà profondamente la succosità del risultato.
A questo punto, si accende sotto il brodo, questa volta portandolo a ebollizione, si buttano gli udon, che cuociono in 4 minuti netti, tempone, e poi si serve.
A me piace aggiungere, oltre all’uovo, un po’ di prezzemolo fresco…a piacere potete includere nella ricetta fettine di cipollotto, un tocchetto di tofu, un gambero in tempura, un parafanghi di una Vespa Special, il lingotto metallico che dava vita ad Astroganger..insomma, quel che vi piace di più.
Aspetto, sempre fiducioso, i vostri commenti da ghiottoni al vetriolo!